Chiude l'ennesimo circolo di poker live in Italia. Succede a Casale Monferrato, in provincia di Alessandria, dove lo scorso 6 marzo la Polizia Amministrativa del Commissariato di P.S. di Casale M.to. ha notificato al presidente del circolo il provvedimento di sospensione della licenza.
Non c'è pace per i circoli live sul suolo italiano, anche perché il poker texas hold'em è ancora bloccato dal 2009 dalla circola re dell'ex ministro Roberto Maroni. Continuano le retate e continuano le polemiche nei confronti di chi ancora non ha fatto nulla per regolamentare il poker live in Italia fuori dai casinò.
C'è chi chiude perché lo dice la legge e c'è chi “riabilita” (la Cassazione) perché il poker live non è un gioco d'azzardo, ma bensì un gioco d'abilità (Il poker è un gioco di abilità, sentenza della Cassazione!). Va specificato che la Cassazione “riabilita” solo il poker in modalità torneo senza rebuy.
Nonostante le sentenze della Cassazione, i circoli in Italia continuano ad essere chiusi. Ultima chiusura in ordine di tempo, è quella che è avvenuta lo scorso 6 marzo a Casale Monferrato, dove la Polizia ha notificato, al presidente di un circolo di poker live, il provvedimento di sospensione della licenza. Questo uno stralcio della comunicazione che è possibile trovare sui quotidiani: “Detto provvedimento consegue ad un controllo eseguito nel dicembre scorso da personale della Sezione Polizia Postale di Alessandria, nel corso del quale era emerso che all'interno del summenzionato circolo era stato organizzato lo svolgimento del gioco d’azzardo 'Poker Texas Hold’em' senza le prescritte autorizzazioni, nonché il gioco del 'poker' in versione 'Cash – Game'”.
Con circa 600 circoli all'attivo e con quasi 2 milioni di giocatori (Poker live: nei circoli giocano due 2 milioni di italiani), il poker è davvero un gioco che piace ed emoziona, ma ancora non si sa quando finalmente qualcuno deciderà di fare qualcosa per questo gioco, ora possiamo dirlo, d'abilità.