Sentenza del Tribunale di Roma che non incrimina per gioco d’azzardo i titolari di uno dei circoli di poker live più noti della capitale: il Cotton Club. Questa sentenza conferma quanto già avvalorato da altre situazioni analoghe: il poker live non è reato.
Organizzare tornei di
poker sportivo non è reato, quindi non punibile dalla legge come gioco d’azzardo. È questo il lieto fine a cui sono andati incontro i titolari del
Cotton Club ai quali il
Tribunale di Roma ha riconosciuto finalmente la non punibilità per il loro operato.
Un successo per l’avvocato Marco Ripamonti che ha saputo ben illustrare le propria tesi di innocenza facendo archiviare il caso prima ancora che si arrivasse a dibattere in un processo penale.
Resta tuttavia il blocco delle attività legate al poker per il noto circolo capitolino, come più volte ribadito e confermato dal Consiglio di Stato appena il mese scorso.
Questa sentenza si affianca a
quella del Tribunale di Pesaro, verso i titolari del circolo
Velluto Verde di
Fano, di cui abbiamo parlato appena una settimana fa. E se è vero che più indizi fanno una prova, possiamo finalemten dire che giocare al poker sportivo non è un reato, quindi non passibile di punizione.