“Nel mercato italiano del poker online il peso che hanno gli operatori esteri è limitato, per i casino games si potrebbe arrivare anche al 60%”. A dirlo è il responsabile del gioco a distanza di ADM, intervenuto nel corso di un convegno che si è tenuto a Roma.
Diversi gli argomenti trattati da Francesco Rodano durante un convegno sul gioco online che si è svolto a Roma un paio di giorni fa. Secondo il responsabile del gioco a distanza di ADM il vero problema del poker online italiano non sarebbero le cosiddette poker room estere, e quindi illegali, ma una crisi economica generalizzata che ovviamente grava anche in questo particolare settore commerciale:
“Al di là della convinzione comune, è evidente che la situazione economica abbia influito sulla spesa del poker online e del gioco online in generale. Come del resto ha influito anche la campagna di informazione contraria che vive il settore. Il problema del poker online italiano non sono gli operatori esteri, che per questo mercato ricoprono un ruolo limitato, ma la realtà in cui versa il paese“.
Discorso diverso ad esempio per i casino online che sempre secondo Rodano subiscono un danno di circa il 60% per via dei siti illegali: “Sono stime basate sui dati di cui dispongono gli internet supplier, nei confronti dei quali l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha da tempo avviato un dialogo. L’obiettivo è quello di far capire a queste compagnie che se il modello italiano funziona, verrà preso ad esempio anche in altri paesi, a iniziare dagli Stati Uniti, il mercato del gioco online che se viene liberalizzato diventerà il punto di riferimento“.
Resta fondamentale di conseguenza, per il gioco online, la lotta ai siti esteri che necessita oggi più che mai di una soluzione da trovare in tempi brevi: “Anche azzerando le tasse, il mercato del gioco legale non arriverebbe mai al livello di quello illegale. La crisi pesa ma se si sovrappongono la curva della spesa per gioco online e quella della spesa complessiva delle famiglie, si nota che hanno lo stesso andamento negativo, ma la prima scende molto più rapidamente“.
Infine si torna a parlare di pubblicità e della possibile limitazione che potrebbe arrivare per i provider legali: “Gli operatori esteri godono di una serie di vantaggi regolamentari, a iniziare dal controllo effettuato sui giocatori. Gli operatori legali hanno come unico vantaggio quello di poter pubblicizzare i propri prodotti, un vantaggio che forse a breve potrebbero non avere più“.
Da anni sono appassionato di poker sia live che online e mi diverto a scrivere di texas hold’em. Mi piace viaggiare, leggere e giocare a calcio.