Sarebbe dovuta entrare in vigore a partire da oggi, 1 marzo 2014, la web tax, norma giuridica che doveva colpire i siti online con sede all’estero ma che operano nel mercato italiano. Il nuovo premier Matteo Renzi ne ha annunciato la sospensione.
Sarebbe dovuta entrare in vigore a partire da oggi, 1 marzo 2014, la web tax, norma giuridica che doveva colpire i siti online con sede all’estero ma che operano nel mercato italiano. Il nuovo premier Matteo Renzi ne ha annunciato la sospensione.
Sarebbe dovuta entrare in vigore a partire da oggi, 1 marzo 2014, la web tax, norma giuridica che doveva colpire i siti online con sede all’estero ma che operano nel mercato italiano. Il nuovo premier Matteo Renzi ne ha annunciato la sospensione.
Con un twitter a riguardo Matteo Renzi ha annunciato di aver sospeso la web tax, istituita sul finire dello scorso anno e che sarebbe dovuta entrare in vigore a partire da oggi, 1 marzo 2014. Il neo incaricato premier ha specificato che al momento la web tax è stata sospesa. Ma si ripromette di esaminarne l’entrata in vigore in futuro, in un quadro di normativa europea più completo.
Con questa premessa Renzi si rimette al consiglio europeo. Sarà infatti l’Unione Europea a occuparsene, dove l’Italia presumibilmente si farà carico di promuovere un dibattito nelle sedi appropriate per rivedere il regime fiscale comunitario.
Nessun cambiamento quindi per tutte quelle poker room che operano in Italia ma che hanno domicilio fiscale all’estero. così come per i colossi dei mercati online come Amazon o Google.