Gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Priolo Gargallo, piccola cittadina situata a circa 14 chilometri da Siracusa, hanno denunciato dieci persone sorprese a giocare un torneo di poker texas hold’em non autorizzato.
Gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Priolo Gargallo, piccola cittadina situata a circa 14 chilometri da Siracusa, hanno denunciato dieci persone sorprese a giocare un torneo di poker texas hold’em non autorizzato.
Gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Priolo Gargallo, piccola cittadina situata a circa 14 chilometri da Siracusa, hanno denunciato dieci persone sorprese a giocare un torneo di poker texas hold’em non autorizzato.
Durante il fine settimana scorso, si legge sul Giornale di Siracusa, gli Agenti del Commissariato di P.S. di Priolo Gargallo hanno denunciato dieci persone che giocavano a poker in una sala scommesse adibita a bisca clandestina. Al termine di un’azione investigativa le forze dell’ordine hanno fermato un torneo ‘non autorizzato’ di poker Texas Hold’em mediante scommessa di fiches che avevano preventivamente cambiato con denaro per un valore di circa 1.000 euro.
Gli agenti di Pubblica Sicurezza hanno svolto delle perquisizioni personali in cui hanno riscontrato che ogni partecipante aveva in tasca dai 400 ai 500 euro in contanti. Nel corso dell’operazione sono stati inoltre sequestrati circa 210 fiches, 2 mazzi da gioco di poker nonché il locale dell’esercizio commerciale ove era stata allestita la sala di scommesse clandestina.
Questo è il secondo intervento delle forze dell’ordine nel giro di una settimana. Appena due giorni fa infatti gli agenti del corpo di polizia di Imperia avevano interrotto l’attività di una associazione culturale adibita a bocciofila dove gli avventori si dilettavano in partite di poker ad alti limiti scadendo nel puro gioco d’azzardo.
Due casi che ovviamente non fanno buona pubblicità al poker texas hold’em dal vivo impegnato, oggi più che mai, in una vera e propria lotta per la sopravvivenza. Continuano infatti le polemiche nate dopo le pesanti dichiarazioni di Vittorio Ravà, presidente di Federgioco che aveva affermato che “quello che viene definito poker sportivo sarebbe di difficile controllo e si rischierebbe di passare troppo facilmente dai tornei alle partite di cash game”.
Una situazione purtroppo confermata, a dire di Ravà, dai parecchi episodi avvenuti in giro per l’Italia.
Da anni sono appassionato di poker sia live che online e mi diverto a scrivere di texas hold’em. Mi piace viaggiare, leggere e giocare a calcio.