Poker live non autorizzato, il Tar della Lombardia rigetta il ricorso di un circolo
Dopo le due sentenze favorevoli emesse appena qualche giorno fa dai Tribunali di Venezia e di Firenze arriva un nuovo stop per il poker live. Questa volta è il TAR della Lombardia a dire no al texas hold’em, i giudici hanno infatti rigettato il ricorso presentato da un circolo di Pavia.
Home » Poker Live » Poker Italia » Poker live non autorizzato, il Tar della Lombardia rigetta il ricorso di un circolo
Dopo le due sentenze favorevoli emesse appena qualche giorno fa dai Tribunali di Venezia e di Firenze arriva un nuovo stop per il poker live. Questa volta è il TAR della Lombardia a dire no al texas hold’em, i giudici hanno infatti rigettato il ricorso presentato da un circolo di Pavia.
La legge non è uguale per tutti… questo è almeno quello che si evince dalle ultime sentenze emesse dai tribunali italiani. Dopo i due verdetti favorevoli allo svolgimento dei tornei di poker sportivo arrivate dal Veneto, dove il Tribunale di Venezia ha assolto i titolari di un circolo di Chioggia, e dalla Toscana, ne arriva uno invece che boccia il ricorso presentato da un circolo di Pavia che chiedeva il nulla osta per organizzare tornei dal vivo.
Questa il volta il Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia ha deciso di rigettare la richiesta di una associazione che aveva impugnato il diniego del nulla osta della Questura per lo svolgimento di un torneo di poker live. Per i giudici, come si legge su Agimeg, “il provvedimento impugnato che ha negato il nulla osta evidenziando, da un lato, la mancanza del regolamento previsto dalla Legge Comunitaria 2008, dall’altro, la non applicabilità al caso concreto dell’art. 38, comma 1, del d.l.2006 n. 223, siccome riferibile solo ai giochi di carte ‘a distanza’ e non a quelli che, come nel caso di specie, hanno luogo tra presenti, si basa su una coerente ricognizione del quadro normativo e su una esatta percezione della fattispecie concreta complessiva, con conseguente infondatezza delle censure in esame“.
Condizioni in presenza delle quali il poker sportivo, “perdendo i suoi connaturati caratteri d’azzardo, potrebbe essere consentito quale gioco di ‘abilità’ non risultano ancora definite dall’apposito regolamento di disciplina dei tornei non a distanza di poker sportivo, previsto dal citato comma della Legge Comunitaria 2008. Ne discende che la mera circostanza che il gioco in questione sia organizzato secondo le modalità indicate nel menzionato art. 38, (sui giochi online, ndr) non vale a privarlo della connotazione illecita che gli è propria, in quanto manca ancora la cornice regolamentare destinata a determinarne: le modalità di svolgimento, l’importo massimo della quota di partecipazione al torneo, le modalità che escludono i fini di lucro, le modalità che escludono l’ulteriore partecipazione al torneo una volta esaurita la predetta quota, l’impossibilità per gli organizzatori di prevedere più tornei nella stessa giornata e nella stessa località“.
Quindi niente poker live a Pavia mentre si ai tornei di texas hold’em nel Veneto e in Toscana… perchè? Domanda senza risposta al momento, l’unica cosa che possiamo dire e che purtroppo in Italia regna il caos e che le stesse forze dell’ordine spesso non sanno nemmeno come operare in merito a questa annosa ‘questione’.
La speranza è quella che in caso di dubbio lascino operare in santa pace i tanti circoli che, dopo un periodo decisamente buio, stanno riaprendo i battenti e riproponendo ai propri affiliati i tornei di poker.