I giocatori italiani possono, ancora una volta, esultare per una sentenza a proprio favore del Tribunale tributario di Roma che dichiara non tassabili le vincite ottenute nei tornei di poker live nelle case da gioco europee.
I giocatori italiani possono, ancora una volta, esultare per una sentenza a proprio favore del Tribunale tributario di Roma che dichiara non tassabili le vincite ottenute nei tornei di poker live nelle case da gioco europee.
I giocatori italiani possono, ancora una volta, esultare per una sentenza a proprio favore del Tribunale tributario di Roma che dichiara non tassabili le vincite ottenute nei tornei di poker live nelle case da gioco europee.
La Commissione Tributaria di Roma, sezione di Latina, ha annullato un accertamento rivolto ad un giocatore di poker live italiano che aveva conseguito delle vincite nel circuito dell’European Poker Tour.
La sentenza depositata lo scorso 28 agosto prende in oggetto la normativa comunitaria di libera circolazione dei cittadini e discrimina pertanto l’operato dell’Agenzia delle Entrate che puntava ad ottenere pagamento di imposta da quei giocatori che hanno ottenuto risultati nelle case da gioco estere in tornei di poker live, nella ormai famigerata operazione denominata “all-in“.
Secondo le norme italiane, qualora una persona ottenesse una vincita all’interno di uno dei quattro casinò presenti sul territorio nazionale, questa non è soggetta ad alcuna tassazione, essendo l’imposta prelevata alla fonte. Quindi ogni giocatore paga le tasse sul torneo semplicemente iscrivendosi.
Altrettanto vero per i tornei che un player di poker live frequenta negli stati della Comunità Europa, in piena conformità con la libera circolazione di cittadini e lavoratori all’interno degli stati membri. Non ci può essere quindi discriminazione tra un torneo nazionale ed uno europeo, come cita la sentenza in uno dei suoi punti focali: “sottoponendo a imposte dirette un provento percepito all’estero, quando quello stesso provento, se percepito in Italia, non avrebbe subito alcun prelievo diretto in capo al percipiente, varrebbe a significare una discriminazione tra l’azienda europea e quella italiana, in favore di quest’ultima. In tal modo, il cittadino italiano verrebbe portato a preferire il casinò italiano (dove la sua vincita è immune da decurtazione) rispetto al casinò europeo”.
Preferenza che va contro le basi della comunità europea ed è per tanto illegittima. Quindi nessuna possibilità da parte dell’Agenzia delle Entrate di richiedere il pagamento delle tasse per le vincite al poker live, o ad altri giochi, ottenute nelle case da gioco europee.