Full Tilt in Italia? Per Amaya Gaming “questo matrimonio non s’ha da fare!”

Secondo alcuni rumors, Amaya Gaming avrebbe deciso di dire definitivamente no allo sbarco di Full Tilt Poker in territorio italiano. Una scelta figlia delle attuali condizioni di un mercato in forte calo e già nettamente dominato da PokerStars.it.

Purtroppo Full Tilt non diventerà mai una poker room con licenza made in Italy. Nonostante le voci circolate nelle scorse settimane Amaya Gaming, società leader nel settore del poker online proprietaria sia di PokerStars che di Full Tilt, avrebbe deciso di non continuare le pratiche per il lancio della red room in territorio italiano.

A darne conferma è Agimeg, portale del settore che dopo aver sentito i rappresentanti legali della societa titolare del marchio Full Tilt ha dato la notizia. Sembrava una cosa fatta ed invece è scattata improvvisamente la marcia indietro per alcuni aspetti che riguarderebbero il fortissimo calo della raccolta del poker online italiano, mercato in grande crisi già da un paio d’anni.

Non solo, nella decisione avrebbe influito anche l’assoluto dominio di Pokerstars sia nella modalità poker cash game che in quella tornei. Una scelta quasi obbligata che potrebbe a questo punto portare la stessa PokerStars ad aprirsi al mondo dei casinò online, soluzione prima legata all’arrivo in Italia di Full Tilt.

Nei prossimi mesi Amaya potrebbe quindi lanciare la sua prima offerta di casinò online proprio attraverso il marchio con la picca.

Una mossa che allontanerebbe per sempre Full Tilt, che si concentrerebbe invece sull’oramai imminente sbarco nel mercato del New Jersey. Sono infatti diversi i siti online americani, tra i quali NJPokerOnline, che nei giorni scorsi hanno lanciato la notizia dell’imminente arrivo di PokerStars e Full Tilt:

“Amaya ha ricevuto il via libera per preparare PokerStars e Full Tilt all’ingresso nel mercato del New Jersey. Le due poker room hanno più di un mese per soddisfare le linee guida ed i regolamenti stabiliti per il poker ed il gaming online dello stato. Non resta che assolvere a tutti gli obblighi di licenza per iniziare a preparare le nuovi promozioni per i giocatori“.

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