Il poker italiano non è in crisi, secondo uno dei personaggi più noti del nostro movimento. Luca Pagano cita Einstein, spiegando che nelle difficoltà possono nascere le opportunità… come per esempio una liquidità internazionale?
Da tempo ormai si parla di un poker in crisi, almeno per quanto riguarda la situazione italiana, che registra numeri sempre più deprimenti nell’online. Qualcuno però non è d’accordo e tra coloro che amano remare contro corrente c’è niente meno che Luca Pagano, uomo simbolo del movimento pokeristico azzurro in qualità di giocatore storico e non solo. In un interessante articolo scritto di suo pugno sul blog di PokerStars, Pagano analizza la situazione e invita ad essere più ottimisti. Secondo il professionista trevigiano il poker nostrano non è in crisi, “si sta solo evolvendo“.
Ecco come motiva la sua tesi: “Abbiamo conosciuto un boom pazzesco, quattro o cinque anni fa, ma il poker non è semplicemente una di quelle mode del momento che catturano l’attenzione del pubblico per un po’ di tempo e poi svaniscono come una bolla di sapone. Chi ama davvero il Texas Hold’em, e chi se n’è innamorato durante quel periodo di enorme esposizione mediatica, è ancora qui. Sta ancora giocando. E i numeri di tornei come il recente Sunday Million, ne sono la prova incontrovertibile“.
Pagano prosegue analizzando il caso americano: “Negli Stati Uniti si è tornati a giocare online nel Nevada, nel Delaware e nel New Jersey, dove il pool di giocatori è però ancora legato ai confini dei paesi. Tuttavia gli analisti prevedono che molti altri stati, nei prossimi anni, arriveranno a seguirne l’esempio. Inoltre, alcuni degli stati più piccoli potrebbero presto unire le forze, mettendo insieme i rispettivi bacini d’utenza“.
Da qui ecco il punto cruciale, quello sulla liquidità condivisa: “Ad oggi in molti Paesi d’Europa – Italia inclusa – le poker room devono possedere una licenza nazionale che permette loro di operare entro e non oltre i confini del Paese. Non sarebbe bello, importante e conveniente allargare il bacino d’utenza e garantire a player la possibilità di giocare contro italiani, spagnoli, francesi o inglesi, tutti insieme?