Non c’è pace per l’amico Carlo Braccini. Nemmeno il tempo di festeggiare la vittoria, ottenuta qualche mese fa, che il poker pro di Gubbio si ritrova a fare i conti con il ricorso annunciato dall’Agenzia delle Entrate di Perugia.
Non c’è pace per l’amico Carlo Braccini. Nemmeno il tempo di festeggiare la vittoria, ottenuta qualche mese fa, che il poker pro di Gubbio si ritrova a fare i conti con il ricorso annunciato dall’Agenzia delle Entrate di Perugia.
Non c’è pace per l’amico Carlo Braccini. Nemmeno il tempo di festeggiare la vittoria, ottenuta qualche mese fa, che il poker pro di Gubbio si ritrova a fare i conti con il ricorso annunciato dall’Agenzia delle Entrate di Perugia.
“Operazione ‘All In’… l’Agenzia delle Entrate di Perugia fa ricorso alla sentenza della Commissione Tributaria Provinciale per l’anno 2007 (che ho vinto), IGNORANDO completamente la sentenza della Corte di Giustizia EUROPEA, del 22 OTTOBRE 2014… se non avevo famiglia non avrei avuto alcun dubbio! Il dottor Sebastiano Cristaldi (che mi assiste), è sul piede di guerra e la cosa verrà subito riferita in Commissione Europea“.
Sono queste le parole con cui Carlo ‘Gubbio’ Braccini annuncia, attraverso il suo account di Facebook, una nuova ‘puntata’ della lotta infinita contro il fisco italiano. Sembrava tutto risolto, dopo mesi di processi e la tanto desiderata notizia del risarcimento danni per tutte le spese sostenute dal 2007, ed invece il poker pro si ritroverà ad affrontare l’incredibile ricorso presentato dall’Agenzia delle Entrate di Perugia.
L’Age ha infatti impugnato, di fronte alla commissione Regionale Umbria, la sentenza, emessa a fine luglio, della commissione tributaria provinciale che aveva annullato l’avviso di accertamento nei confronti di Braccini, relativamente alle sue vincite ottenute nei tanti tornei disputati in giro nei casinò esteri.
Una mossa a sorpresa dell’Agenzia delle Entrate che, in questo modo, lascia intendere di non avere nessuna intenzione di mollare alcun procedimento derivante dall’operazione ‘All in’, nemmeno di fronte la sentenza, emessa qualche giorno fa, dalla Corte di Giustizia Europea, che si è espressa in favore dei giocatori contro la doppia tassazione delle vincite ottenute nei casinò esteri.
Ovviamente deluso anche il legale del giocatore umbro che a Gioconews ha dichiarato: “Chiaramente è diritto dell’Age impugnare la sentenza, ma ci aspettavano che nell’atto di appello spiegasse perché non ritiene di doversi adeguare ai principi del diritto dell’Unione europea, affermati dalla Corte di giustizia. In merito è sempre aperta una procedura di infrazione da parte della Commissione europea, che ci chiede di fornire degli aggiornamenti che certamente daremo“.