Il casinò di Sanremo non gode di buona salute nell’ultimo periodo. Ad avvalorare questa tesi una nuova bufera si è abbattuta sulla casa da gioco della costa ligure, riguardante il sito di poker online facente capo al casinò.
Il casinò di Sanremo non gode di buona salute nell’ultimo periodo. Ad avvalorare questa tesi una nuova bufera si è abbattuta sulla casa da gioco della costa ligure, riguardante il sito di poker online facente capo al casinò.
Il casinò di Sanremo non gode di buona salute nell’ultimo periodo. Ad avvalorare questa tesi una nuova bufera si è abbattuta sulla casa da gioco della costa ligure, riguardante il sito di poker online facente capo al casinò.
Continuano le indagini della polizia postale a tutela dei giocatori di poker online del nostro paese. Dopo le notizie di furti di identità, con relativi svuotamenti delle carte di credito associate agli account, avvenuti prima a Terni e poi a Napoli, un nuovo episodio di phishing ha vista coinvolta la poker room del Casinò di Sanremo.
Il phising è quella tecnica usata dai pirati informatici che mandano e-mail ai possessori di conti correnti o conti gioco, celando la propria identità e spacciandosi per controllori della stessa poker room, o banca che sia, al fine di ottenere informazioni sui conti e rubarne la password ed il contenuto.
Secondo il sito della repubblica.it sono coinvolte 100 persone nella truffa attuata sulla poker room del casinò di Sanremo, per un giro di circa €2 milioni ottenuti dai truffatori. Per tutti gli indagati i reati contestati sono quelli di riciclaggio, frode informatica e accesso abusivo ai sistemi informatici.
Davvero un periodo poco felice quindi per la casa da gioco ligure, che proprio in questo periodo dell’anno avrebbe dovuto prepararsi per ospitare l’ennesima tappa dell’European Poker Tour. Torneo che invece, per questa stagione, gli organizzatori hanno preferito spostare a Malta per la tappa di marzo, ultima prima del Grand Final di Montecarlo.
Sanremo ha così perso una dei grandi appuntamenti del poker live mondiale, perdendo di fatto ogni tipo di appeal per gli organizzatori dei tornei.