Blitz dei Carabinieri in un un noto circolo di Montalto di Castro, dove 27 players stavano giocando un evento di poker sportivo. A fine intervento le forze dell’ordine hanno deferito gli avventori e denunciato il titolare del locale.
Blitz dei Carabinieri in un un noto circolo di Montalto di Castro, dove 27 players stavano giocando un evento di poker sportivo. A fine intervento le forze dell’ordine hanno deferito gli avventori e denunciato il titolare del locale.
Blitz dei Carabinieri in un un noto circolo di Montalto di Castro, dove 27 players stavano giocando un evento di poker sportivo. A fine intervento le forze dell’ordine hanno deferito gli avventori e denunciato il titolare del locale.
Ancora una volta la ‘giustizia’ colpisce il poker live nei circoli. Questa volta è finito sotto l’occhio attento delle forze dell’ordine un noto club di Montalto di Castro, dove all’interno si stava giocando un torneo di poker texas hold’em sportivo. Per questo i carabinieri hanno deferito i 27 players seduti ai tavoli e denunciato il titolare del locale per aver organizzato un evento nonostante al momento sia vietato dall’Autorità di Pubblica Sicurezza.
Ecco la parte più importante del comunicato stampa dei Carabinieri: “Nella circostanza il titolare del locale è stato denunciato per la violazione delle norme nonché per la mancata esposizione della tabella dei giochi proibiti.I militari intervenuti hanno deferito all’Autorità Giudiziaria i 27 avventori del locale, dei quali 4 stranieri di origine romena, intenti a giocare al poker sportivo, per partecipazione ai suddetti giochi. Nella sala sono stati altresì sequestrati circa settemila euro di fiches”.
Un comunicato però contestato da Marco Ripamonti, legale del circolo in questione che, su Gioconews, ha voluto precisare: “Non sono stati sequestrati denari, né dagli atti o dai fatti, è rilevabile alcuna corrispondenza tra le fiches sequestrate e somme di denaro. Tutto si svolgeva alla luce del sole a cura dell’associazione sportiva ed era riservato esclusivamente agli iscritti all’associazione stessa.
I tornei di Texas holdem, come ormai chiarito dalla Corte di Cassazione, sono pratiche di gioco di abilità e non d’azzardo (e infatti gli stessi carabinieri, correttamente, non hanno contestato il reato di cui all’art. 718 del codice penale) e il problema è semplicemente rappresentato dal fatto che i Monopoli di Stato, dal 2009, hanno preannunciato la regolamentazione dei tornei di poker con la previsione di una gara per il rilascio di concessioni ma ciò non è stato mai fatto, così generando un’empasse circa la possibilità o meno di disputare detti tornei nelle more della regolamentazione.
I tornei vengono tranquillamente tenuti un pò in tutta Italia, generalmente, come nella fattispecie, nel rispetto di una serie di parametri dettati dal Consiglio di Stato in sede consultiva nell’anno 2008. Del resto non vi è ragione alcuna per discostare il torneo di poker sportivo da tornei di giochi di carte quali burraco, bridge e simili, in ordine ai quali nulla è stato mai obiettato. Ciò posto, sono fiducioso e certo che presto chiariremo ogni problematica con la magistratura“.