Novità più che interessanti sul noto club di Montalto di Castro chiuso qualche giorno fa dopo un blitz dei Carabinieri. L’avvocato del circolo ha annunciato che la Procura della Repubblica ha ritenuto di non convalidare il sequestro.
Novità più che interessanti sul noto club di Montalto di Castro chiuso qualche giorno fa dopo un blitz dei Carabinieri. L’avvocato del circolo ha annunciato che la Procura della Repubblica ha ritenuto di non convalidare il sequestro.
Novità più che interessanti sul noto club di Montalto di Castro chiuso qualche giorno fa dopo un blitz dei Carabinieri. L’avvocato del circolo ha annunciato che la Procura della Repubblica ha ritenuto di non convalidare il sequestro.
Buone nuove per il club di Montalto di Castro chiuso lunedì, dalle forza dell’ordine, per aver organizzato un evento sportivo di poker texas hold’em. Il legale del circolo Marco Ripamonti ha infatti appena comunicato che “la Procura della Repubblica di Civitavecchia ha ritenuto di non convalidare i provvedimenti arrivati dopo il blitz ed ha deciso per questo di dissequestrare il tutto con un provvedimento molto rilevante“.
Un’ottima notizia per il circolo che così potrà tornare presto alle sue attività. Del resto lo stesso Ripamonti aveva già anticipato di aspettarsi una soluzione in tempi brevi visto che l’evento ‘punito’ dai carabinieri si stava svolgendo alla luce del sole e con giocatori tutti iscritti all’associazione sportiva.
“Tecnicamente l’operato delle Forze dell’Ordine – ha detto il legale ha Jamma.it – è stato corretto ed anche giuridicamente all’altezza, atteso che la contestazione non era riferita al gioco d’azzardo, del resto ormai ampiamente escluso dalla Corte di Cassazione riguardo ai tornei di poker, ma al gioco non d’azzardo non autorizzato. Ed è proprio su tale punto che il PM è intervenuto con efficacia e con un provvedimento probabilmente inedito in sede penale.
La Procura, in definitiva, dopo avere effettuato una serie di considerazioni tese a puntualizzare l’esclusione del gioco d’azzardo, ha in sintesi affermato come i ritardi dei Monopoli nella emanazione della prevista regolamentazione non possano penalizzare le aspettative di imprese e cittadini, con la conseguenza che oggi sia da considerare penalmente irrilevante l’organizzazione di un torneo di Texas hold’em evidentemente pure in difetto di espressa autorizzazione e, in sostanza, aggiungerei, anche laddove la tabella dei giochi proibiti ne ponga il divieto, come nel caso della Questura di Viterbo.
Divieto, però, risalente e riferito ormai a qualche anno fa, quando era ragionevole aspettarsi che i Monopoli di Stato, all’indomani della legge 88/2009, attuassero la regolamentazione a breve. Evidentemente la Procura, anche riferendosi alla giurisprudenza amministrativa sul tema, non ha potuto non considerare come cinque anni invano decorsi rendano del tutto irragionevole discriminare tale formula di gioco di abilità rispetto ad altre formule di gioco per le quali mai alcuna obiezione è stata sollevata.
Il provvedimento di dissequestro, peraltro, fa ampi riferimenti anche al parere del Consiglio di Stato del 2008 che detta una serie di parametri che vanno necessariamente rispettati al fine di non trascendere nella irregolarità del torneo. Mi attiverò, ora, affinché venga avanzata al più presto richiesta di archiviazione. Si tratta di uno sviluppo molto rilevante soprattutto per la velocità di esecuzione, considerando che sul tema sussistono procedimenti pendenti da anni con sequestro ancora in atto“.