È guerra aperta tra la questura di Torino ed il poker sportivo in versione live. Ieri un circolo è stato controllato dalla forze di Polizia e tre persone, che giocavano a texas hold’em, denunciate per gioco d’azzardo.
È guerra aperta tra la questura di Torino ed il poker sportivo in versione live. Ieri un circolo è stato controllato dalla forze di Polizia e tre persone, che giocavano a texas hold’em, denunciate per gioco d’azzardo.
È guerra aperta tra la questura di Torino ed il poker sportivo in versione live. Ieri un circolo è stato controllato dalla forze di Polizia e tre persone, che giocavano a texas hold’em, denunciate per gioco d’azzardo.
L’ennesima chiusura nei confronti del poker sportivo live è avvenuto a Torino, dove in un circolo a via Rattazzi le forze di Polizia hanno fatto irruzione per dei controllo ed hanno denunciato per gioco d’azzardo tre persone, intente a giocare appunto a texas hold’em.
Non è ben chiaro se le tre persone colte in flagrante fossero i finalisti di un torneo con un numero più ampio di partecipanti o se stessero proprio giocando tra loro un mini sit’n’go, e non si capisce in questo caso quale sia il loro effettivo reato.
Vero è che la questura di Torino ha da tempo incluso il poker texas hold’em, o poker texano che dir si voglia, nella tabella dei giochi proibiti, dichiarando quindi di fatto il proibizionismo a tale pratica. Resta il mistero sul fatto che chiunque possa giocare a poker texas hold’em tranquillamente da casa, al proprio computer, e spendere l’intero stipendio mentre non possa farsi nemmeno una partita da €10 ad un circolo con gli amici.
La tabella dei giochi comprende inoltre altre voci, come le slot machine che troviamo tranquillamente in quasi tutti i negozi di tabacchi e bar delle nostre città. O nelle diverse sale da casinò digitali che stanno spuntando come funghi in ogni angolo dello stivale.
Malgrado ciò, e trascurando le continua sentenze a favore del poker sportivo passate in giudicato nel corso degli anni, e che hanno decretato il texas hold’em gioco di abilità e non di azzardo, e per tanto non punibile, a Torino si continua a denunciare giocatori come se stessero operando il più deprecabile dei reati.