Dopo quasi due anni di blackout, e grazie anche ad un nuovo contratto di sponsorizzazione, Dario Minieri è tornato in pista, determinato a voler tornare un player vincente. Il 2016 potrebbe essere dunque l’anno della sua ‘rinascita’.
Dopo quasi due anni di blackout, e grazie anche ad un nuovo contratto di sponsorizzazione, Dario Minieri è tornato in pista, determinato a voler tornare un player vincente. Il 2016 potrebbe essere dunque l’anno della sua ‘rinascita’.
Dopo quasi due anni di blackout, e grazie anche ad un nuovo contratto di sponsorizzazione, Dario Minieri è tornato in pista, determinato a voler tornare un player vincente. Il 2016 potrebbe essere dunque l’anno della sua ‘rinascita’.
Se riavvolgiamo il nastro della storia del poker azzurro, vedremo che tra tutti quei giocatori che si apprestavano a muovere i loro primi passi nel mondo del texas hold’em, vi era un ragazzino di nome Dario Minieri, player romano mingherlino ma che al tavolo sapeva essere un grande. E’ stato il secondo player italiano a vincere il braccialetto delle Wsop, nel 2008, e prima di lui c’era riuscito solo Max Pescatori, ma il ‘Pirata’ era già un poker pro affermato in america.
Sembrerà strano, ma quel suo successo alle World Serie of Poker di Las Vegas, resta tutt’oggi il miglior risultato in carriera centrato da Dario Minieri, i $528,418 vinti in quell’occasione restano il suo best score. Un successo che arrivò pochi mesi dopo aver sfiorato la vittoria all’EPT di Sanremo, centrando un terzo posto per $454,366. Titolo EPT che per un soffio non vinse nemmeno a Praga pochi mesi più tardi, centrando un altro terzo posto, era il novembre del 2008, per $154,503.
E oltre ai successi live, continuavano quelli online, da dove tutto ebbe inizio, è stato infatti il primo Supernova a raggiungere i 3 milioni di FPP, punti che gli permisero di acquistare una Porsche Cayman direttamente dal VIP store, e non aveva ancora la patente.
La sua fama l’ha portato poi ad essere invitato a partecipare ai più importanti poker tv show come Poker After Dark e High Stakes Poker, giocando al fianco di vere e proprie leggende del poker. In quegli anni tutti pendevano dalle sue labbra, tutti volevano ascoltare i consigli e i pensieri che Dario Minieri celava nella sua mente da pokersita. Negli anni però qualcosa si è interrotto, i risultati sono iniziati a calare, fino ad arrivare al 9 giugno 2013, suo ultimo ITM, un ottimo ottavo posto messo a segno in un evento Omaha delle Wsop.
Da quel risultato più nulla. Il 2014 per Dario Minieri si chiuse con zero bandierine e il 2015 appena un ITM, un 11°esimo posto per poco più di due mila euro di guadagni al torneo Only the Barracudas. E se torniamo ancora una volta indietro nel tempo, di certo non ci saremo mai aspettati che oggi Dario Minieri non fosse ancora lì a lottare con i più grandi. Se guadiamo indietro, oggi ci saremmo aspettati di vedere un Dario Minieri alle prese con le pazze partite cash game di Macao.
Invece, no, la sua storia si è sviluppata diversamente e oggi è pronto per tornare a posizionare il suo nome tra i giocatori più vincenti del poker italiano e internazionale. L’augurio è che il 2016 possa essere per lui l’anno della rinascita e che questa risalita possa iniziare dalle prossime Wsop 2016, in quella Las Vegas che per gli ha regalato la sua prima gioia pokeristica.