Senza dubbio in queste ore l’argomento del giorno è il ‘Si’ in Francia per un’eventuale futura liquidità condivisa del poker online. Da tempo ci si batte per far sì che ciò si avveri, poiché da quando si è deciso di ghettizzare il texas hold’em, il poker ha subito un declino.
“Il senato francese ha approvato la liquidità condivisa nel poker online… la palla ora tocca a Italia e Spagna… Io spero vivamente che non accada mai e che in Italia si voti contro… anche perché se no è la volta che tocca smettere”. Questo il pensiero scritto da Stefano Foschini sulla propria pagina Facebook dove aver appreso la notizia.
“Per un reg HS bravo – aggiunge – sarà sicuramente una cosa positiva ma per gli altri… anche no. Vorrei ricordare a quelli random che dicono che è meglio, ecc… che siete gli stessi che dite che il server è truccato eh… Senato italiano please votare NO”.
Scartata l’ipotesi di votare No al prossimo referendum che ci sarà in Italia il 4 dicembre, Stefano Foschini vota contro una liquidità condivisa. Il pericolo più grande per lui sarebbe quello che in molti andrebbero rotti in poco tempo.
Ovviamente c’è anche chi la pensa diversamente, anzi la maggiorate forse è più favorevole che contraria ad una liquidità condivisa. Lo scenario di giocare tornei con montepremi decisamente più alti e di conseguenza poter ambire a dei premi più ricchi alletta molto. Ovviamente però il passo dal .it ad un mercato condiviso non sarà facile, ne per i reg tantomeno per i giocatori occasionali. All’inizio forse bisognerà adattarsi, ma ci vorrà poco. D’altronde in tanti che oggi giocano hanno iniziato sulle .com, dunque già sanno più o meno quello che gli aspetta.