Abbiamo appena intervistato Simone Speranza, il 25enne di Seregno vincitore dei 310.000 euro messi in palio nell’IPO (Italian Poker Open) 22 di Campione d’Italia. Ecco cosa ci ha detto…
Abbiamo appena intervistato Simone Speranza, il 25enne di Seregno vincitore dei 310.000 euro messi in palio nell’IPO (Italian Poker Open) 22 di Campione d’Italia. Ecco cosa ci ha detto…
Abbiamo appena intervistato Simone Speranza, il 25enne di Seregno vincitore dei 310.000 euro messi in palio nell’IPO (Italian Poker Open) 22 di Campione d’Italia. Ecco cosa ci ha detto…
Ciao Simone, ancora complimenti per la tua splendida vittoria. Voglio cominciare questa nostra intervista prendendo come spunto una frase che hai postato su Facebook: “Cerca sempre di essere il migliore in quello che fai”. Credi che il tuo trionfo nell’IPO 22 possa essere la spinta giusta per portarti ad essere il migliore?
Ciao Giuseppe, prima di tutto grazie per i complimenti. Per risponderti parto dal presupposto che ho sempre studiato con molta costanza e che continuerò a farlo fin quando mi sarà possibile. Questo perché ho sempre pensato che alla base di tutto ci sia proprio lo studio… soprattutto quando si vuole diventare appunto il migliore.
Ovviamente avere un risultato del genere durante la fase di apprendimento rappresenta un ulteriore step verso l’obiettivo. Anche perché senza riscontri positivi diventa veramente difficile andare avanti, visto che possono entrare in gioco sentimenti contrastanti su quello che si sta facendo e se lo si sta facendo nel modo più corretto.
Raccontaci un po’ le fasi più importanti del torneo e le tue emozioni nel momento dello scontro finale contro Umberto Ferrauto
A dire il vero non c’è stata una fase più importante dell’altra. E’ stato tutto un crescendo con alcuni spot che mi hanno aiutato a creare un certo tipo d’immagine. Per esempio la mano giocata con Sergio Castelluccio nel Day3 o il cooler favorevole quando si era 25 player left. Senza dimenticare alcune ottime chiamate ma anche dei ‘fold’ effettuati al momento giusto durante il Final Table.
Le emozioni che invece ho provato in heads up sono state molto positive. Ricordo che avevo proposto a Ferrauto un deal, per giocarci meno soldi, che lui ha rifiutato perché era in netto vantaggio di chips. Ma non è stato un problema visto che avevo ancora uno stack da circa 30x e molta edge su di lui per via della mia preparazione in heads up, grazie al fatto che gioco molto cash game online in questa modalità. Comunque ho fatto bene a non insistere, visto come è andata a finire.
Questo è senza dubbio il tuo risultato più importante, soprattutto in termini economici. I 310.000 euro ti aiuteranno a programmare meglio la prossima stagione pokeristica. Ma hai già stilato una prima lista dei tuoi prossimi impegni o ti stai ancora godendo il momento in attesa che passi l’adrenalina?
Si, sicuramente questo shot mi aiuterà a fare una schedule live un po’ più completa e comprensiva anche di cash game. Al momento non ho ancora fatto un piano anche perché c’è davvero poca roba da giocare in queste settimane. Andrò sicuramente a fare il PPT di Campione e sto pensando di iscrivermi al WSOP Circuit di Parigi. Ma non so… la vittoria è forse troppo fresca e devo ancora assimilare bene tutte le emozioni vissute durante l’IPO.
Ed a proposito, so che è ancora presto,ma ti vedremo all’opera negli eventi dell’ultimo EPT che si giocherà a Praga?
No, non credo che andrò. L’EPT avrà un field bello tosto ed io preferisco non giocare ancora quella tipologia di torneo, visto che la mia esperienza si limita ad appena 5 live e sono praticamente un neofita.
Passiamo all’online, dove sei uno dei grinder più continui e vincenti in Italia. Cosa pensi dell’argomento del momento, mi riferisco alla tanto attesa liquidità condivisa?
Che il mercato del poker online sia in crisi mi pare evidente e del resto basta dare uno sguardo al leader del settore per capire che stia puntando ad altro. In questo senso la liquidità condivisa aiuterebbe l’intero movimento ma è ovvio che se arriva un mercato comune con Francia e Spagna sarà una cosa, se arriva quello con il ‘.com’ sarà tutta un’altra storia.
Io spero vivamente che la liquidità arrivi con il ‘.com’, però anche se si limitasse a gli altri due paesi arriverebbe comunque un po’ d’ossigeno.