Poker live Italia: si aprono nuove possibilita’ per una regolamentazione?

Armando Iaccarino, dirigente dell'Ufficio apparecchi e congegni da divertimento e intrattenimento dell'AAMS, nel corso dell'importante fiera del gioco di Rimini ha riaperto uno spiraglio all'introduzione del poker live in Italia.

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Armando Iaccarino, dirigente dell'Ufficio apparecchi e congegni da divertimento e intrattenimento dell'AAMS, nel corso dell'importante fiera del gioco di Rimini ha riaperto uno spiraglio all'introduzione del poker live in Italia.

 

Da anni l'AAMS si batte per il gioco legale, contrastando in ogni modo quello illegale; sotto questo punto di vista, anche il poker live non fa differenza. Questo il succo del discorso con il quale Armando Iaccarino ha riacceso le speranze degli appassionati di poker in Italia, ancora in attesa di poter tornare a giocare legalmente anche al di fuori dei casinò.

Il dirigente dell'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, responsabile dell'Ufficio 12 (Apparecchi e congegni da divertimento e intrattenimento) è intervenuto a Enada Primavera, l'ormai storica fiera dedicata alla filiera del gioco che si svolge ogni anno, in questo periodo a Rimini, e dove naturalmente anche il poker ha il suo giusto spazio dedicato. Iaccarino ha rilasciato questa dichiarazione durante il convegno “Gioco irregolare e territorio: aspetti amministrativi, penali e tributari”.L'AAMS riapre al poker live

Iaccarino ha ribadito la volontà dei Monopoli di Stato di sottrarre spazio e margine di manovra al gioco illegale, sottolineando tuttavia come l'AAMS non possa agire in maniera indipendente dal Governo. Un Governo che in Italia per il momento ancora non c'è, mentre l'interruzione improvvisa del precedente ha impedito che si arrivasse fino in fondo nel processo di ristrutturazione del movimento del poker live.

Che, lo ricordiamo, in teoria sarebbe legittimato da una legge europea del 2009, ma che negli ultimi 4 anni non ha fatto grossi passi avanti, dal punto di vista normativo. L'anno scorso sembrava che le cose stessero per arrivare a definirsi, con la promessa dell'assegnazione delle prime 1.000 licenze entro la fine del primo mese del 2013. Poi, come ben sappiamo, tutto si è bloccato per l'ennesima volta, anche e soprattutto in virtù della crisi politica in atto ormai da mesi.

Difficile dire se i tempi siano maturi, anche perché la considerazione di Iaccarino non può prescindere da quelle che saranno le priorità, e soprattutto la volontà, del nuovo esecutivo. Un esecutivo che in prima battuta sarà chiamato a risolvere problemi sicuramente più importanti, e che a dirla tutta (senza addentrarci in questioni politiche) potrebbe pure avere vita non molto lunga. Non ci resta che attendere. Come sempre, del resto.

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