Poker Live: la rivincita tra Italia e USA all’EPT High Roller di Malta

Non si è ancora spento l’eco della vittoria del Team Italia nella Global Poker Master. E la dimostrazione è la nuova sfida lanciata simpaticamente da Dan Smith nei confronti dei players azzurri per una sfida a squadre all’EPT High Roller di Malta.

Una sorta di rivincita o un tentativo di ottenere una rivalsa su una azione di gioco che ha, inevitabilmente, condizionato l’andamento sia dell’Italia che degli Stati Uniti nella Global Poker Master. Dan Smith tenta di scrollarsi di dosso il ricordo di quella sciagurata scelta di andare all-in per 100 blinds con coppia di sette. Decisione che ha di fatto eliminato la sua squadra al terzo posto. E per farlo sfida gli azzurri  una competizione nel corso dell’EPT High Roller.

Tutto è cominciato su Twitter. O meglio, è cominciato durante la Global Poker Master, quando Dan Smith, decide di andare all-in per uno stack di oltre 100 bui, per rispondere al raise di Dario Sammartino che aveva aperto forte della sua coppia d’assi. Si era nel sit di semifinale e Smith aveva solo una coppia di sette. Lo stack del Team Italia era leggermente più alto di quello degli Stati Uniti e quindi il loro torneo è finito al terzo posto.

La finale, come tutti poi saprete, è stata vinta dall’Italia per 3-0 sulla Russia. E gli USA sono rimasti a bocca asciutta. E questa cosa non gli sarà andata ancora giù. Tanto che Dan Smith, preso in giro su Twitter da Rocco Palumbo per quella sua scelta scellerata di giocarsi tutto con coppia di sette, ha lanciato una sfida ai giocatori italiani: “vogliamo fare una sfida amichevole USA vs Italia su chi guadagna di più nell’high roller? Prometto di giocare velocemente i miei sette“.

Questo perché Mustapha Kanit, il primo degli azzurri a rispondergli sempre su Twitter, lo ha preso ancora una volta in giro, dicendo di non fare slowroll quando ha i sette. Quindi sfida, del tutto ironica, accettata con gli italiani ancora una volta pronti a vender cara la pelle e a mettere sotto, ancora una volta, gli avversari, ma anche amici, statunitensi.