Delaware, Nevada e New Jersey si contendono il platonico titolo di stato (ri-)apripista del poker online negli USA. Ma le difficoltà sono ancora molte e i tempi si allungano: potrebbe volerci molto più di quanto inizialmente previsto.
Delaware, Nevada e New Jersey si contendono il platonico titolo di stato (ri-)apripista del poker online negli USA. Ma le difficoltà sono ancora molte e i tempi si allungano: potrebbe volerci molto più di quanto inizialmente previsto.
Delaware, Nevada e New Jersey si contendono il platonico titolo di stato (ri-)apripista del poker online negli USA. Ma le difficoltà sono ancora molte e i tempi si allungano: potrebbe volerci molto più di quanto inizialmente previsto.
Negli Stati Uniti d'America, come ben sappiamo, il poker online è diventato un tabù sin dal Black Friday. Negli ultimi mesi, tuttavia, alcuni stati hanno valutato la possibilità di offrire la versione virtuale di Texas Hold'em, Omaha & affini esclusivamente ai residenti, cosa che a livello tecnico non sarebbe contro la legge. Delaware, Nevada e New Jersey sono i tre stati che hanno dimostrato le intenzioni più serie in tal senso.
In generale si tende a credere che sia stato il Nevada il primo a soppesare l'ipotesi, in realtà è stato proprio il Delaware, che nel giugno scorso, sotto l'egida del governatore Jack Markell, ha tramutato in legge il Delaware Gaming Competitiveness Act of 2012: poker online e giochi da casino potranno essere offerti ai cittadini. Le tempistiche, tuttavia, sono ancora ignote.
E qui interviene il Nevada, che pur essendo entrato in scena in un secondo momento, pareva aver accelerato il processo. In realtà, è notizia delle ultime ore, diverse compagnie stanno incontrando alcuni ritardi nella fase di test dei propri software. South Point Poker, Monarch Interactive e American Casino and Entertainment Properties hanno chiesto una deroga di 6 mesi.
Il New Jersey, infine. Dopo 49 giorni, il governatore Chris Christie ha finalmente dato il suo responso sul gioco d'azzardo online intrastatale: un sì condizionato. Il governatore, infatti, ha espresso qualche dubbio sulla possibilità che il gioco online possa andare a penalizzare il turismo e l'industria del gioco terrestre, affermando di essere pronto a firmare la legge dopo qualche modifica.
“Sono giunto alla conclusione che per il nostro stato sia il momento di andare avanti, e di prendere per mano la nazione, diventando il primo stasto a permettere il gioco online”, ha scritto Christie. “Autorizzo questo passo verso la modernizzazione delle strutture di intrattenimento di Atlantic City, ma con cautela, con limiti attenti che assicurino la più alta integrità e la più robusta sorveglianza”.
La sensazione, dunque, è che le prime partite di poker online possano iniziare a svolgersi non prima di settembre. Quale stato avrà l'onore di essere il primo a farlo, forse è ancora un po' presto per dirlo.