Il traffico del poker online cala ancora in quest’ultima settimana, di una percentuale del 2,4% e facendo registrare il settimo calo consecutivo. Sette dei primi dieci siti di poker online hanno perso giocatori.
Il traffico del poker online cala ancora in quest’ultima settimana, di una percentuale del 2,4% e facendo registrare il settimo calo consecutivo. Sette dei primi dieci siti di poker online hanno perso giocatori.
Il traffico del poker online cala ancora in quest’ultima settimana, di una percentuale del 2,4% e facendo registrare il settimo calo consecutivo. Sette dei primi dieci siti di poker online hanno perso giocatori.
Saltello in avanti del network iPoker, che si porta al terzo posto, perso solo una settimana fa in favore di Bodog. Sale anche Full Tilt, che scavalca PokerStars.it e si porta al quinto posto. Cambio di posizione anche tra Adjarabet, ora ottava, e Winamax. Nel totale la liquidità del poker online internazionale è calata dell’11% rispetto allo stesso periodo del 2014.
Malgrado abbia perso il podio, ottenuto momentaneamente la scorsa settimana, Bodog è un puro esempio di lavoro che paga. Entrata nel mercato del poker online circa due anni fa, ha in poco tempo raggiunto i margini della Top Ten tra le poker room più frequentate al mondo. quindi l’ingresso, in pianta stabile, nella Top Ten e il primo approdo al terzo posto di sette giorni fa. A contribuire molto alla popolarità di Bodog è la celerità che ha il sito nel processare i pagamenti. Pare infatti che Bodog riesca a pagare tutti i prelievi inferiori a $3.000 nel giro di una settimana e con una puntualità invidiabile. Cosa tutt’altro che certa nel resto delle poker room di tutto il mondo.
Intanto, negli Stati Uniti, il primo mercato condiviso tra Nevada e Delaware sta dando i suoi primi frutti, soprattutto per i giocatori del Delaware che hanno visto un improvviso incremento nel numero dei giocatori da affrontare ai tavoli di poker cash game. Il boom, ovviamente, c’è stato nei primi giorni, con picchi di 300 giocatori medi per tavolo. Media poi scesa a 55 per il resto dei giorni. Numero comunque apprezzabile visto che prima i tavoli delle tre poker room attive nel Delaware erano piuttosto desolanti. È il mercato del Nevada a non aver ancora sentito gli effetti positivi di questa unione di liquidità. Ma si spera che molti giocatori del Delaware, che prima non giocavano proprio per lo scarso traffico, col tempo possano cambiare idea proprio in misura del fatto che adesso il traffico ai tavoli è piuttosto alto. Di sicuro più rispetto a prima.