Numeri non esaltanti quelli del poker online 2014, come confermato dai dati raccolti nella quinta edizione dell’Osservatorio sul Gioco Online del Politecnico di Milano. In evidente calo sia il poker cash game che la modalità torneo.
Numeri non esaltanti quelli del poker online 2014, come confermato dai dati raccolti nella quinta edizione dell’Osservatorio sul Gioco Online del Politecnico di Milano. In evidente calo sia il poker cash game che la modalità torneo.
Numeri non esaltanti quelli del poker online 2014, come confermato dai dati raccolti nella quinta edizione dell’Osservatorio sul Gioco Online del Politecnico di Milano. In evidente calo sia il poker cash game che la modalità torneo.
Lo studio sul poker online del 2014 pubblicato dal Politecnico di Milano ha confermato il segno negativo sia per la spesa (differenza tra quanto giocato e quanto vinto) nel poker cash game che in quella nei tornei. Nella prima modalità di gioco, quella cash, si è toccato quota 108 milioni di euro per una percentuale del 14,9% rispetto all’intero settore dei giochi online (726 milioni di euro), con una perdita complessiva del 21% rispetto all’anno precedente.
Per i tornei invece la spesa è stata di 70 milioni di euro, per un calo del 18% rispetto al 2013. In tutto sono stati circa 28 milioni i tornei autorizzati con 144 milioni di ticket venduti mentre, si legge su Agimeg, le adesioni per il poker cash game sono arrivate a 43 milioni.
Nonostante l’evidente crisi propio il cash game si è piazzato sul terzo gradino del podio nella spesa complessiva del 2014 per l’intero settore dei giochi online.
Meglio hanno fatto soltanto le scommesse sportive con 214 milioni di euro e gli imprendibili casinò games, che rappresentano la prima voce in termini di spesa con 255 milioni di euro (35,1% del totale), in crescita del 7% rispetto al 2013.
Tra i dati raccolti meritano spazio quelli riguardanti i conti gioco attivi del 2014 nelle poker room online italiane, che sono stati 247 mila rispetto ai 303 mila dell’anno precedente. I giocatori impegnati ai tavoli sono stati invece 223 mila con una spesa media di 26 euro, in linea con il 2013 (27 euro). L’85% delle puntate è finito sul Poker Texas Hold’em con il 44% che ha giocato con buy-in compreso tra 2 e 10 euro (in crescita rispetto al 39% del 2013). Solamente il 16% è andato oltre i 50 euro.