La società canadese proprietaria di PokerStars e Full Tilt, l’Amaya Gaming, ha cambiato dei ruoli dirigenziali all’interno del proprio organigramma. L’italiano Gino Appiotti è il nuovo Chief Marketing Officer.
La società canadese proprietaria di PokerStars e Full Tilt, l’Amaya Gaming, ha cambiato dei ruoli dirigenziali all’interno del proprio organigramma. L’italiano Gino Appiotti è il nuovo Chief Marketing Officer.
La società canadese proprietaria di PokerStars e Full Tilt, l’Amaya Gaming, ha cambiato dei ruoli dirigenziali all’interno del proprio organigramma. L’italiano Gino Appiotti è il nuovo Chief Marketing Officer.
Novità in organico per l’Amaya Gaming, la società canadese che poco meno di un anno fa acquisì i diritti di PokerStars e Full Tilt Poker, diventando così la società principe del mercato del poker online mondiale.
Fu chiaro da subito che le novità per le due poker room, passate al colosso canadese nello scorso giugno per la cifra record di $4,9 miliardi, sarebbero state diverse. Un modo diverso di intendere il mercato del poker online, unendolo con gli altri giochi da gambler che generalmente accompagnano tutte le ditte operanti, quali i giochi da casinò e le scommesse sportive.
Infatti prima Full Tilt quindi, in maniera più graduale, PokerStars, stanno proponendo la propria offerta in questi settori, diversificando il mercato di appartenenza allargandosi a tutte le esigenze del cliente medio.
Ma le novità non hanno riguardato solo la nuova proposta di giochi e scommesse per i clienti. Ci sono movimenti anche all’interno, con nuove persone che vanno a ricoprire ruoli importanti all’interno dell’organigramma della società.
In particolare ci fa piacere celebrare la promozione dell’italiano Gino Appiotti a Chief Marketing Officer di PokerStars e Full Tilt. Promozione che ha riguardato anche Israel Rosenthal, divenuto ora Chief Operating Officer.
Appiotti era già dipendente della Rational Group, la società che gestisce le due poker room, e quindi della Amaya Gaming. È stato per tre anni presidente dell’area South European per la Rational. Il suo curriculum passato invece, parla di sei anni alle dipendenze della PepsiCo Europe, società operante sul mercato del food mondiale e presente in Italia con marchi quali Pepsi, Lipton, Gatorade e tanti altri.