Il mercato del poker online in Francia sembra essere una fotocopia di quello italiano: bene i tornei, male il cash game. Ma per quanto riguarda i nostri cugini d’oltralpe la situazione pare essere ancora più complicata. I dati pubblicati di recente dell’Arjel non sono affatto incoraggianti.
L’Arjel, l’autorità del gioco online francese, ha pubblicato di recente i dati riguardanti le attività 2015-2016. Un rapporto assolutamente poco incoraggiante per la Francia, sopratutto per quanto riguarda il poker cash game online. Nel 2015 c’è stato un calo del 14% rispetto all’anno precedente, un dato molto preoccupante. E in Francia come in Italia, se il cash non gode di ottima salute, il poker a torneo cresce.
La modalità torneo nel 2014 aveva registrato una crescita del +6% delle quote d’iscrizione, mentre nel 2015 il dato è salito fino al 14%. Tuttavia, complessivamente la spesa nel poker online ha subito in calo del 4%. Preoccupante ance il dato che rivela che solo due operatori su nove sono riusciti a chiudere il loro bilancio in positivo. Ben sette rooms hanno infatti chiuso in perdita.
Diminuito anche il numero dei conti gioco aperti. Nel 2011 la media era di 300mila, nel 2014 il dato è sceso a 246mila e nel 2015 ancora più giù con un dato di 235mila. A diminuire anche i giocatori attivi, dove l’Arjel ci mostra un dato del -4,4%.
In Italia la situazione non è poi così differente. Per quanto riguarda il poker cash game online, nel 2015 la spesa è stata di 83,7 milioni, per un valore in calo del 22,3% rispetto ai 107,8 milioni dei dodici mesi precedenti. Per quanto riguarda il poker MTT, il 2015 è stato chiuso con una spesa dei giocatori di 71,3 milioni di euro, in calo del 4,2% rispetto ai 74,4 milioni dell’anno precedente.