Curiosa e paradossale vicenda accaduta a Nanjing, in Cina, dove la polizia locale ha bloccato, senza arrestare nessuno, la tappa dell’Asia Pacific Poker Tour, l’equivalente del nostro EPT, gestita sempre da PokerStars.
Curiosa e paradossale vicenda accaduta a Nanjing, in Cina, dove la polizia locale ha bloccato, senza arrestare nessuno, la tappa dell’Asia Pacific Poker Tour, l’equivalente del nostro EPT, gestita sempre da PokerStars.
Curiosa e paradossale vicenda accaduta a Nanjing, in Cina, dove la polizia locale ha bloccato, senza arrestare nessuno, la tappa dell’Asia Pacific Poker Tour, l’equivalente del nostro EPT, gestita sempre da PokerStars.
L’ambizioso programma di PokerStars di portare una moltitudine impressionante di giocatori all’interno del palazzo dello sport di Nanjing è stato rovinato dall’intervento della polizia che ha bloccato il torneo nel corso del Day2.
Ma andiamo con ordine: PokerStars ha annunciato qualche tempo fa il Nanjing Millions, torneo da 1 milione di Yen di montepremi garantito a fronte del buy-in da 3.000 yen. Ovviamente in tantissimi hanno fatto richiesta di preiscrizione al torneo, tanto che si era aggiunto un Day1 ai tre già programmati. In totale sono stati oltre 2.300 i giocatori partecipanti al torneo, cominciato lo scorso martedì.
Nella giornata di venerdì però la polizia ha fatto irruzione nel Wutaishan Sports Center che ospitava l’evento per bloccare tutto. Nessuna spiegazione particolare è stata data ai giocatori, costretti a lasciare il centro sportivo senza sapere il perché ma senza però essere soggetti a fermo da parte delle forze dell’ordine.
La sala è stata chiusa ed alla porta è stato affissato un cartello con scritto che la polizia ha interrotto il torneo in quanto si sta indagando su un possibile gioco d’azzardo illegale. Si chiede inoltre ai giocatori di recarsi presso il distretto di polizia a loro più vicino per fare una deposizione spontanea a riguardo, al fine di aiutare le indagini.
Per il momento nessun membro dello staff di PokerStars presenti a Nanjing ha rilasciato dichiarazioni a riguardo. Quindi non si sa bene come si risolverà questa situazione sia dal punto di vista degli organizzatori che da quello dei giocatori.
È invece intervenuto sull’accaduto Eric Hollreiser, responsabile delle comunicazione per Amaya, la società canadese proprietaria di PokerStars, che in una intervista a Bluff Magazine ha detto che il torneo era stato originariamente consentito dal governo locale, in quanto organizzato attraverso una associazione locale di poker e scacchi.
Del resto la chiusura del torneo da parte della polizia ha sorpreso totalmente gli organizzatori di PokerStars in quanto in passato altri eventi sono stati portati avanti con successo, come il Beijing Millions dello scorso anno.
Hollreiser ha specificato che ora bisognerò attendere le decisioni della polizia per poter capire se e come continuare il torneo, interrotto durante il Day2.