Decreto Milleproroghe, arriva il si definito della Camera!

Ci siamo, l'aula della Camera ha approvato in via definitiva il disegno di legge di conversione del decreto Milleproroghe. A favore ben 336 votanti, 61 invece quelli contrari con 13 astensioni. Il testo andrà adesso alla firma del Capo dello Stato.

Ci siamo, l'aula della Camera ha approvato in via definitiva il disegno di legge di conversione del decreto Milleproroghe. A favore ben 336 votanti, 61 invece quelli contrari con 13 astensioni. Il testo andrà adesso alla firma del Capo dello Stato.


Il testo, arrivato nell'Aula di Montecitorio in forma identica a quello approvato al Senato, diventerà quindi ufficialmente legge. Le proroghe previste dal decreto riguardano diversi settori, tra queste due, contenute entrambe nell'articolo 29, riguardano il mondo dei giochi: la proroga per il 2012 della tassazione ridotta sul Bingo, e lo spostamento al 30 giugno della scadenza per le gare che riguardano poker live e scommesse.

Va detto che prima della votazione il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano aveva lanciato un forte monito, attraverso una lettera aperta mandata ai presidenti delle Camere e al presidente del Consiglio, affinché si interrompesse l'abitudine di ammettere emendamenti fuori tema ai decreti legge nel corso dell'esame parlamentare. Nel suo messaggio Napolitano aveva infatti richiamato l'attenzione sulla presenza di troppi emendamenti fuori tema inseriti nel testo, segnalando il rischio che la Corte Costituzionale possa respingerlo.

Adesso non resta che aspettare la firma definitiva del Capo dello Stato e finalmente il decreto Milleproroghe sarà operativo. Dovrebbe essere quindi ufficiale lo spostamento al 30 giugno come data ultima per le gare che riguardano il poker live, in tutto circa 7 mila concessioni. Si resta in attesa anche che si decidano i parametri del gioco dal vivo per quanto riguarda il poker, da stabilire infatti le quote minime di iscrizione ai tornei e il prelivo erariale, che dovrebbe stabilizzarsi intorno al 3% sulla raccolta.

Va ricordato che nel cordo del passaggio al Senato, nel decreto, è stato approvato anche un emendamento che modifica, a partire da marzo 2012, il termine di pagamento dell'imposta unica sulle scommesse che attualmente viene versata il mese successivo a quello di riferimento. Sulla base della nuova disciplina, solo l'imposta di competenza del mese di dicembre viene versata nell'esercizio successivo, analogamente a quanto avviene a legislazione vigente. Gli oneri derivanti dal comma sono pertanto quantificati in 4 milioni di euro per l'anno 2012 e ad essi si provvede a valere sulle risorse del Fondo per interventi strutturali di politica economica.

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